IoT: sfide e opportunità per le assicurazioni

IoT: sfide e opportunità per le assicurazioni

Sono passati oltre 50 anni dalla nascita di Internet e più di 20 da quando è stata coniata l’espressione Internet of Things (IoT). Oggi, nel 2021, l’IoT offre nuove sfide e nuove opportunità anche per le assicurazioni.

Cos’è l’IoT?

L’espressione “Internet of Things” è stata formulata per la prima volta nel 1999, da Kevin Ahston cofondatore dell’Auto-ID Center di Massachussetts.

L’IoT si basa sull’idea di oggetti “intelligenti”. Oggetti tra loro interconnessi in modo da scambiare le informazioni possedute, raccolte e/o elaborate.

Potenzialmente ogni oggetto della vita quotidiana acquista, attraverso la rete internet, una sua identità nel mondo digitale. E non è solo un’idea astratta. L’internet of things è già tra di noi.

Basti pensare alle automobili che dialogano con l’infrastruttura stradale per prevenire incidenti. Agli elettrodomestici di casa che si coordinano per ottimizzare l’impegno di potenza. Agli sci che inviano informazioni sullo stato della neve, o sulla severità di una caduta.

Ma anche in ambito produttivo. Ad esempio l’adozione di Cyber Physical Systems nelle industrie. Cioè la connessione dei macchinari, degli operatori e dei prodotti per abilitare nuove logiche di gestione della produzione.

Oppure, il monitoraggio di parametri micro-climatici a supporto dell’agricoltura per migliorare la qualità dei prodotti, ridurre le risorse utilizzate e l’impatto ambientale.

Trend in crescita

L’Internet delle cose è entrato nella vita quotidiana in tutto il mondo. Sta trasformando i modelli di business in tutti i settori.

Nel 2010, le persone possedevano 12,5 miliardi di dispositivi in ​​rete; si stima che entro il 2025 quel numero sarà salito a più di 50 miliardi, sostengono gli analisti di McKinsey.

Il trend è in crescita non solo dal punto di vista del numero di dispositivi ma anche dal punto di vista del mercato. l mercato IoT italiano è cresciuto del 24% nel 2019.

Quali opportunità può offrire l’IoT nel settore assicurativo?

Finora, gli assicuratori hanno utilizzato principalmente le funzionalità IoT per favorire le interazioni con i clienti e per accelerare e semplificare la sottoscrizione e l’elaborazione dei sinistri.

Gli assicuratori potrebbero collaborare con le aziende e con i clienti per fornire prodotti e servizi intersettoriali migliorati o nuovi che sfruttano le tecnologie IoT.

Per il settore auto leggi il nostro articolo Assicurazioni basate sul comportamento

Salute

L’evoluzione tecnologica degli oggetti connessi in questo settore è sotto gli occhi di tutti. Basti pensare agli smart-watch che misurano il nostro stato di salute. L’abbigliamento sportivo che segue l’attività sportiva in tempo reale. Tutte le app che monitorano il regime alimentare. E ancora, l’ultimo smart-watch della Apple che rende disponibile una funzione di elettrocardiogramma.

Le compagnie assicurative potrebbero in questo contesto sviluppare coperture ad hoc per individui con patologie croniche.

Per mitigare il rischio potrebbero spingere sull’uso della tecnologia come strumento di monitoraggio delle condizioni di salute, ma anche come strumento di prevenzione. In collaborazione con le strutture sanitarie pubbliche e private.

Smart House

Possibilità di sottoscrivere polizze assicurative per la casa che variano il premio in base al suo livello di “smartness”. La presenza di dispositivi smart per la sicurezza domestica, infatti, riduce il livello di rischio di furto. Questo, conseguentemente si può tradurre in una riduzione del premio assicurativo.

Un discorso analogo si potrebbe fare anche per il rischio incendi o per il monitoraggio dei consumi

Agricoltura Smart

Anche qui il discorso è lo stesso. Polizze protezione danni (come furto, grandine, incendio) parametrate al monitoraggio effettivo dei dati in tempo reale.

IoT, opportunità ma anche sfide per le assicurazioni 

Naturalmente quelli appena illustrati sono solo piccoli esempi che non possono (e non vogliono) esaurire l’infinito ventaglio di possibilità che le nuove tecnologie offrono alla scena assicurativa del futuro.

Il problema maggiore, a nostro avviso, non è tanto in quali modi possono declinarsi le applicazioni dell’IoT nel mercato assicurativo. Quanto più le implicazioni in materia di privacy e sicurezza che la connessione degli oggetti porta con sé.

I dati raccolti dai dispositivi potrebbero essere intercettati, manomessi da terze parti o anche utilizzati per scopi non trasparenti dalle aziende che li raccolgono.

Il problema è anche di sicurezza “fisica”. Ossia quella legata alla possibilità che malintenzionati possano riuscire a impartire comandi agli oggetti da remoto.

Questo è il vero ostacolo a cui le compagnie assicurative devono prestare più attenzione per vincere la sfida delle opportunità dell’IoT.

I consumatori sono tendenzialmente restii a condividere i propri dati, a meno di ricevere in cambio vantaggi concreti.

È necessario, dunque, sviluppare maggiore maturità e consapevolezza in materia di gestione dati e sicurezza delle informazioni, disegnando processi e modelli pensati per ridurre al minimo i rischi.

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